Tricolore e medaglie di Parigi, anche Francesco da Mattarella

Francesco Bocciardo con Luca Pancalli, Sergio Mattarella e Giovanni Malagò

Una mattinata per celebrare i medagliati ai Giochi di Parigi, ma anche coloro che per poco hanno mancato l’appuntamento con il podio classificandosi al quarto posto. Nel Salone dei Corazzieri del Palazzo del Quirinale di Roma, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto lunedì 23 settembre gli atleti azzurri protagonisti delle recenti Olimpiadi e Paralimpiadi per la cerimonia di riconsegna del Tricolore.  Tra loro anche il nostro Francesco Bocciardo, che si è confermato campione paralimpico nei 200 stile libero S5. Dopo i saluti istituzionali e la riconsegna delle due bandiere che hanno sfilato durante le cerimonie dei Giochi parigini, il presidente della Repubblica ha omaggiato tutti gli atleti presenti con una medaglia celebrativa.

«Non abbiamo promesso nulla alla vigilia, per la mia proverbiale scaramanzia – ha detto il presidente del Comitato paralimpico italiano, Luca Pancalli –, ma già con il risultato di Tokyo avevamo alzato moltissimo l’asticella. Sapevamo di aver lavorato bene e immaginavamo che avremmo fatto bene, ma il sesto posto nel medagliere, davanti al paese organizzatore, con 24 ori, è il miglior risultato di sempre fatta eccezione per Roma 1960 e Tokyo 1964, due edizioni non paragonabili per numeri. Siamo dietro alle superpotenze del movimento paralimpico mondiale. Un giocatore in campo fondamentale per noi è stata la RAI, il canale olimpico e paralimpico Raidue, che desidero ringraziare particolarmente per aver amplificato in modo straordinario, nel nostro Paese, quello che è avvenuto. Ci dicono i dati d’ascolto che la fascia tra i 14 e i 25 anni è stata quella maggiormente interessata alle Paralimpiadi, un dato per noi importantissimo. Il nostro movimento paralimpico è ormai un modello studiato all’estero, stiamo continuando con mitezza, senza bisogno di rivoluzioni, un lento processo riformatore che porti il nostro Paese a essere sempre più civile, equo e solidale». E ricordando la partecipazione del presidente Mattarella ai Giochi ha concluso: «Non avevo motivo di sognare tutto questo, la sua partecipazione alla cerimonia inaugurale e poi la sua presenza tra noi ai villaggio: ha stimolato, direi quasi responsabilizzato i nostri ragazzi, oltre che essere stato un riconoscimento della loro dignità. I ragazzi sono tornati da Parigi con le valigie piene di sogni e di obiettivi raggiunti e con un ricordo in più, che quel giorno c’era anche lei».

«È davvero un grande piacere per me incontrarvi qui – ha detto il presidente Sergio Mattarella –. Questo incontro intende prolungare la festa dello sport iniziata con la consegna delle bandiere e sviluppata a Parigi. Vorrebbe riprenderne lo spirito coinvolgente ed emozionante che avete bene interpretato e fatto vivere ai Giochi. Complimenti per aver fatto meglio di Tokyo: era difficile. Colpisce che l’Italia abbia raccolto ogni giorno almeno una medaglia. Siamo l’unico Paese con questa caratteristica, è grande motivo di soddisfazione. Di questi successi ci sono stati segni premonitori di carattere sportivo ma anche di altro genere. Si dice che la pioggia porti fortuna: ne abbiamo presa tanta quel 26 luglio. Potremmo fare un bilancio di questi momenti straordinari di sport che abbiamo vissuto: ne risalta l’eccellente stato di salute dello sport italiano. È emersa la qualità delle nostre due squadre. E le soddisfazioni continuano, come ai Mondiali di ciclismo di questi giorni. I quarti posti rappresentano gli atleti che pur senza salire sul podio hanno brillantemente partecipato: è lo spirito olimpico. Sono presenti qui per rappresentare la solidità del nostro movimento sportivo. Le medaglie non sono dovute a singoli campioni isolati, ma a un movimento in salute e in crescita costante, crescita da sostenere in ogni modo. Tutti ricordiamo i momenti entusiasmanti vissuti, i successi rinnovati, i momenti difficili: dico a Gianmarco Tamberi e Ambra Sabatini che le medaglie le hanno conquistate con la loro generosa partecipazione e l’affetto di tutti. Sarei stato lieto di seguire le vostre gare in presenza: è stato possibile solo per poche, ma vi assicuro che ne ho seguite moltissime in tv. Grazie a tutti: avete vissuto giorni entusiasmanti, un’esperienza che è un grande traguardo raggiunto, ma so quanto vi sia costato. Grazie per il vostro comportamento che ha indotto i ragazzi ad impegnarsi nello sport. Complimenti sinceri a tutti. E adesso Milano Cortina 2026».

📺 RISULTATI CERIMONIA DI RESTITUZIONE DELLA BANDIERA TRICOLORE

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